Imu: F24, il "rebus" di codici e calcoli

Per la prima rata dell'Imu sarà possibile pagare solo attraverso il nuovo modello F24. Calcoli e codici metteranno alla prova i contribuenti.

Imu: F24, il "rebus" di codici e calcoli

Per chi è proprietario di una casa quest'anno gli "ostacoli" saranno più duri da superare: oltre al pagamento della rata del mutuo, bisognerà infatti fare i conti con il calcolo della nuova Imposta Municipale Urbana (Imu). Questa tassa, che sostituirà a tutti gli effetti l'Ici, per i contribuenti costituisce un cambiamento "doloroso", non solo perché sarà più "cara", ma anche perché per quest'anno sarà piuttosto complicato abituarsi alle nuove voci di pagamento.

Al primo appuntamento (18 giugno) i contribuenti si troveranno di fronte a un modello F24 che conterrà molti codici di tributo e definizioni sconosciute ai più. Questo modello sarà l'unica opzione di pagamento almeno fino a dicembre: bollettini postali e altre modalità di pagamento Ici, per questa prima rata, infatti, non saranno più disponibili.

Il nuovo modello F24 è stato approvato il 12 aprile con un provvedimento del direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio Befera.Con questo provvedimento sono stati istituiti i nuovi codici tributo per l'F24: ad eccezione della prima casa, il contribuente dovrà indicare la quota Imu di pertinenza dello Stato e quella del Comune.

Per quanto riguarda l'abitazione principale il versamento dell'imposta potrà essere effettuato, in base alla scelta del contribuente, in tre (18 giugno, 17 settembre, 17 dicembre) o due rate (18 giugno, 17 dicembre) come per gli altri immobili.

Per alcune tipologie di immobili è previsto un doppio codice di tributo, per il fatto che una parte dell'imposta è destinata allo Stato e una parte al Comune. Per la prima rata non ci sono grossi problemi perché basta suddividere la somma (parte destinata al Comune e parte destinata allo Stato) al 50%, ma per le successive si prevede qualche problema in più. Per cui, si spera che non sarà più il contribuente a dover ripartire le quote, bensì altri "strumenti" offerti da Fisco o banche.

La versione cartacea del nuovo modello F24 si trova presso banche, Poste e agenti della riscossione, in formato elettronico, invece, è disponibile sul sito dell'Agenzia delle Entrate. Il vecchio modello F24 potrà essere utilizzato ancora fino al 31 maggio 2013: per chi lo utilizza l'imposta va indicata nella nuova sezione "Ici e altri tributi locali".