Mutui: timidi segnali positivi?

L'abbassamento dei tassi di interresse e il possibile taglio degli spread da parte delle banche rappresentano due segnali positivi per il mondo dei mutui.

Mutui: timidi segnali positivi?

Per il mondo dei mutui sembrano essere in arrivo delle buone notizie. Dopo un 2011 nero per il settore e un inizio del 2012 ancora peggiore (dall'ultima rilevazione Crif emerge un calo della domanda del 44% a gennaio 2012), segnali confortanti arrivano dall'andamento dei tassi e dalla speranza di un possibile ribasso degli spread applicati dalle banche.

L'andamento degli Euribor, i parametri europei che insieme agli spread determinano le rate dei mutui a tasso variabile, appare piuttosto positivo. L'Euribor a 3 mesi, infatti,per la prima volta dopo 13 mesi, è sceso sotto la soglia dell'1%. Secondo le previsioni degli analisti finanziari il riferimento dovrebbe continuare a scendere anche nei prossimi mesi e restare sotto l'1% per altri due anni, così come dovrebbero scendere anche tutti i tassi interbancari, anche a seguito dei maxi-prestiti della Bce garantiti alle banche. Dopo la prima ondata di liquidità di dicembre, i tassi hanno iniziato a ridursi in maniera decisa: il tasso a un mese è calato di circa 58 punti base (dall'1,13% del 21 dicembre allo 0,55%), la scadenza a 3 mesi è scesa di 44 punti (da 1,42% a 0,98%).

Questi cali hanno avuto un riflesso immediato sulle rate dei mutui a tasso variabile (di chi aveva già un mutuo), che si sono alleggerite circa del 4%. E la seconda operazione di ieri della Bce potrebbe abbassare ancora di più i tassi dei mutui sulla casa. Questo è quanto si attende il mercato, in cui si prevede una discesa dell'Euribor a 3 mesi fino allo 0,7%.

Si tratta sicuramente di segnali positivi per il mondo dei mutui, tuttavia chi deve richiederne uno in questo periodo non potrà godere dei vantaggi dovuti all'abbassamento dei tassi. Lo spread medio applicato dalle banche in questo periodo sia sui mutui a tasso variabile che sui mutui a tasso fisso, infatti, è circa del 3,5%. Secondo le indiscrezioni che girano sul mercato, nelle prossime due settimane anche gli spread applicati dalle banche potrebbero calare, con un possibile effetto domino al ribasso. Una speranza in più per chi in questi mesi è stato scoraggiato nella richiesta di un mutuo.