No case? No mutui! Crolla il mercato immobiliare americano

Scendono nuovamente le quotazioni del mercato immobiliare e dei mutui dopo una leggera ripresa

No case? No mutui! Crolla il mercato immobiliare americano

Dopo una leggera ripresa, crolla nuovamente il mercato immobiliare americano. Il mattone era una certezza fino a qualche anno fa ma ora ci vorranno molti anni prima che il valore delle case ricominci a salire. Il crac del mercato immobiliare ha fatto scendere vertiginosamente il valore degli immobili e salire quello dei mutui casa.

Il New York Times ha chiesto ad alcuni esperti cosa ne pensano della situazione. Dean Baker, direttore del Center for Economic and Policy Research, sostiene che serviranno due decenni soltanto per ricostruire il valore immobiliare perso dal 2005 ad oggi. Si tratta di circa 6 miliardi di dollari di ricchezza privata andati in fumo. In questi giorni dovrebbero uscire i dati sulle vendite di case nel mese di luglio e la previsione è di un ulteriore calo del 20% rispetto a un anno fa. La quantità di abitazioni che sono disponibili sul mercato e attualmente in vendita è il doppio di quello che sarebbe stata in periodi normali.

La mancanza di nuovi acquisti porta i grandi gruppi bancari a correre ai ripari aumentando le spese di gestione e gli spread sui mutui già accesi, mettendo in difficoltà coloro i quali hanno avuto la possibilità di investire. Per incentivare gli americani ad acquistare una nuova abitazione abbassando i prezzi; il valore medio delle case è già sceso del 30% dall'inizio della recessione.

Gli economisti che lavorano per conto di grandi gruppi immobiliari rinunciano al tentativo di far credere alla gente che tutto stia andando per il meglio. Uno di questi è Stan Humphries, chief economist del sito Internet Zillow che si specializza nelle compravendite immobiliari: "Non esiste una legge economica per cui il mattone debba rivalutarsi. Durante gli anni del boom circolarono varie teorie sul fatto che il mercato immobiliare è speciale: vuoi per la scarsità di superficie edificabile, vuoi per la crescita demografica legata all'immigrazione. Nessuna di queste spiegazioni regge". Insomma l'America soffre sotto il peso della crisi che colpisce davvero tutti i mercati.

Nonostante ciò il massimo esperto del mercato immobiliare, Robert Shiller, docente a Yale (fu insieme a Nouriel Roubini il più lucido profeta della grande crisi del 2008: con anni di anticipo aveva previsto in modo accurato l'esplosione dei mutui subprime), ha messo a punto l'indicatore più affidabile dell'andamento dei prezzi delle case. Oggi le sue ricerche rivelano che una quota della popolazione americana continua a vivere un sogno impossibile. Da San Francisco a Boston, i neo-proprietari intervistati puntano su un incremento del 10% annuo nei prossimi dieci anni. Comprano case e accendono mutui ma non sanno che presto il mercato toccherà definitivamente il fondo.

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