Mutuo ipotecario INPS (ex INPDAP): cosa c’è da sapere?

Il mutuo INPS ti permette di richiedere fino a 300.000 euro per acquistare o ristrutturare la tua proprietà.

Mutuo ipotecario INPS (ex INPDAP): cosa c’è da sapere?

Richiedere un mutuo ipotecario INPS (ex INPDAP) è sicuramente una soluzione da non sottovalutare se hai un progetto da realizzare ma non disponi della liquidità necessaria per poterlo portare a termine.

Se ti stai chiedendo quali sono le caratteristiche di questo finanziamento statale e sei curioso di capire come è possibile calcolare della rata del mutuo INPS, in questo articolo cercheremo di chiarirti le idee su entrambi i quesiti. Partiremo dall’analisi delle categorie sociali che hanno diritto a richiedere questa forma di finanziamento per poi spiegarti come si calcola la rata del mutuo INPS.

Mutuo ipotecario INPS: che cos’é e chi può richiederlo

Innanzitutto, partiamo con il precisare che un mutuo ipotecario è un finanziamento che prevede l’iscrizione di un’ipoteca sulla proprietà del mutuatario come forma di garanzia per il soggetto, sia esso una banca o un’ente pubblico, che eroga il capitale creditizio. Nello specifico, un mutuo ipotecario INPS altro non è che un finanziamento concesso dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, l’INPS appunto.

L’erogazione di questo prodotto creditizio è regolato dalla Determinazione n.79 del 24 Luglio 2015 e prevede l’erogazione di un mutuo prima casa per un importo massimo di 300.000 euro per acquisto e/o ristrutturazione di una proprietà da adibire ad abitazione principale.

E’ importante sottolineare però che si tratta di un finanziamento che non può essere richiesto da tutti ma solo dai dipendenti statali, in servizio (con contratto di lavoro a tempo indeterminato) o in pensione (con anzianità non inferiore a un anno).

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Calcolo della rata del mutuo INPS (ex INPDAP)?

Fatta chiarezza sulla definizione e sulle categorie che hanno accesso a questa forma di finanziamento, veniamo a come calcolare la rata del mutuo INPS.

A questo proposito, devi sapere che i fattori che vanno a influenzare l’importo della rata sono i medesimi di un classico mutuo in banca, ovvero: l’importo effettivo della somma erogata al netto di qualunque spesa, il tasso nominale di interesse (TAN) che deve essere riferito al periodo che intercorre tra una rata e la successiva, la periodicità e il numero totale delle rate.

A proposito del piano di ammortamento di questi finanziamenti, è importante sottolineare che l’Ente Previdenziale concede mutui ipotecari della durata di 10, 15, 20, 25 o 30 anni eccezion fatta per i mutuatari over 65 per i quali è prevista un tempo di restituzione inferiore di 15 anni.

Come nel caso di un classico finanziamento, il calcolo della rata del finanziamento ex INPDAP è legato a due componenti della rata stessa: una quota capitale (l’importo prestato) e una quota di interesse (gli oneri dovuti all’ente). Nel caso di mutui INPS a tasso fisso l’interesse è del 2,95 % mentre per i mutui INPS a tasso variabile è pari all’Euribor a 6 mesi.