Comprare una casa in costruzione: come tutelarsi?

Comprare una casa in costruzione comporta alcuni rischi. Ecco come tutelarsi da possibili fregature

Comprare una casa in costruzione: come tutelarsi?

Comprare una casa in costruzione è un'ottima soluzione per risparmiare sul costo dell'immobile. Rispetto ad una già edificata, un'abitazione in costruzione permette di risparmiare un buon 10% sul prezzo di acquisto, cosa molto utile anche per ridurre l'importo del mutuo casa. Inoltre, acquistando una casa ancora in costruzione potrai beneficiare dell'Iva agevolata al 4%, anziché al 10%. Per non parlare poi della possibilità di personalizzare l'immobile secondo i tuoi desideri, concordando con il costruttore materiali e finiture. Se hai particolarmente a cuore il risparmio energetico, potrai infatti stabilire con l'impresa edile alcuni parametri e requisiti minimi per la casa dei tuoi sogni. Un migliore livello di efficienza energetica ti consentirà anche di risparmiare sulle bollette luce e gas, grazie ai più innovativi sistemi di riscaldamento, isolamento termico e autoproduzione di energia.

Un'abitazione appena costruita, inoltre, ti garantirà un valore di mercato elevato per diversi anni, cosa che potrebbe tornare a tuo vantaggio nel momento in cui un domani decidessi di rivendere per trasferirti altrove. Allo stesso modo è improbabile che un immobile così nuovo ti dia problemi negli anni successivi o richieda lavori di ristrutturazione nel breve e medio termine. Per di più il costruttore ha l'obbligo di assicurare l'edificio per 10 anni contro eventuali vizi di costruzione.

Tantissimi quindi i vantaggi di comprare una casa in costruzione, ma qual è il rovescio della medaglia? Senza dubbio firmare un contratto per una casa ancora non ultimata comporta alcuni rischi, motivo per cui devi assolutamente sapere come tutelarti per proteggere il tuo investimento.

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Comprare una casa in costruzione: quali rischi si corrono?

Comprare casa è un passo importante, che richiede l'investimento di somme ingenti. Per questo motivo devi assolutamente tutelarti dall'eventualità di perdere i tuoi soldi. Una volta stipulato il contratto di acquisto per l'abitazione in fase di costruzione e versato l'acconto, cosa succederebbe se l'impresa edile dovesse fallire lasciando i lavori a metà? Oltre al disagio di non ottenere l'immobile desiderato, riavere i soldi dati in acconto potrebbe essere davvero complicato. In una situazione del genere dovresti rivolgerti al Tribunale insieme agli altri creditori prendendo parte alla procedura fallimentare, sperando di ottenere almeno un rimborso parziale. Le tempistiche, però, sono davvero lunghe, e il rischio di non ottenere nulla è alto. Se tra i creditori ci fossero soggetti importanti, come ad esempio lo Stato per le tasse evase o le banche, i singoli acquirenti vedrebbero ridursi drasticamente le loro possibilità di ottenere il rimborso dell'acconto versato.

Per ovviare a questo problema, da qualche anno le imprese edili sono obbligate a offrire all'acquirente la garanzie di una fideiussione con una banca, la quale si impegna in caso di fallimento del costruttore a restituire ai compratori le somme versate in acconto. In questo modo riavere le somme versate sarà molto più semplice per l'acquirente.

Casa in costruzione: quali tutele per l'acquirente?

Il Decreto Casa del 2014 ha introdotto l'irrinunciabilità dei diritti da parte dell'acquirente di un immobile in fase di costruzione. Non era raro, infatti, che i costruttori riuscissero ad aggirare i loro obblighi, approfittando del fatto che il compratore non fosse a conoscenza dei propri diritti o peggio, fosse disposto a rinunciare volontariamente a maggiori tutele e garanzie pur di ottenere l'immobile desiderato a prezzo scontato. Un esempio era il compratore che rinunciava alla garanzie della fideiussione, grazie alla quale la banca designata avrebbe dovuto risarcirlo per le somme date in acconto in caso di fallimento dell'impresa costruttrice.

Con il Decreto Casa questo non è più possibile, dal momento che tali garanzie diventano obbligatorie e irrinunciabili da parte dell'acquirente. Se anche l'impresa riuscisse quindi a farti firmare una dichiarazione di rinuncia ai tuoi diritti per il rimborso, il documento non avrebbe alcun valore e tu potresti tranquillamente avviare le procedure finalizzate ad ottenere la restituzione dell'acconto.

Per ottenere il rimborso, tuttavia, dovrai presentare le ricevute di pagamento dell'acconto versato. Mi raccomando quindi a non pagare nulla in nero, altrimenti perderai ogni diritto al risarcimento. Perché la banca con la quale il costruttore aveva stipulato una fideiussione proceda al rimborso, è necessario infine che il fallimento dell'impresa si manifesti in tutta la sua gravità, quindi con il pignoramento degli immobili in costruzione. In questo caso, inoltre, l'acquirente avrebbe anche diritto di prelazione per l'acquisto dell'abitazione al prezzo definitivo raggiunto durante l'asta.

Conclusioni

Acquistare una casa in costruzione quindi presenta alcuni rischi, ma nulla che non valga la pena correre se si riesce a trovare un buon affare. L'unica cosa, dal momento che in caso di fallimento del costruttore non è detto che si riesca a mantenere la proprietà dell'immobile per il quale erano stati presi accordi, assicurati di avere una soluzione alternativa di emergenza (qualcuno che ti possa ospitare nell'attesa di trovare un'altra casa, ad esempio) nell'eventualità in cui questo si dovesse verificare.