Mutui: l’Italia in fondo alla classifica europea

Nonostante i tassi d’interesse ormai ai minimi storici, i mutui italiani sono ancora lontani dalle medie europee

Mutui: l’Italia in fondo alla classifica europea

Le richieste mutui hanno registrato nel corso degli ultimi mesi una crescita davvero significativa. La ripresa del mercato creditizio italiano è stata favorita non solo dal progressivo calo dei tassi d'interessi applicati dalle banche ma anche dal ridimensionamento dei prezzi degli immobili che, soprattutto nelle grandi città, avevano raggiunto livelli molto elevati. Gli italiani sono tornati ad investire nel mattone attirati anche dall'ampia offerta di mutui proposta delle banche e dei vari istituti di credito, in grado di fornire soluzioni di finanziamento adatte ad ogni tipo di necessità.

Tra le soluzioni scelte con maggiore frequenza dagli italiani rientrano anche le proposte dagli istituti di credito del web. Le condizioni offerte dai mutui online sembrano non solo essere più convenienti, ma anche più adatte a soddisfare le esigenze dei nuovi risparmiatori. Nonostante lo scenario positivo e le buone prospettive di crescita per il futuro, la crescita del mercato creditizio italiano si ridimensiona se paragonata a quella degli altri Paesi europei.

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I mutui in Italia ancora troppo costosi

Allargando la valutazione a tutti i Paesi dell'Unione, le condizioni offerte dai mutui italiani appaiono di colpo poco convenienti e con tassi ancora troppo elevati, tanto da far scivolare l'Italia tra le ultime posizione della classifica europea sui mutui. Comprare casa è infatti molto più conveniente in Francia e in Germania ma anche in Austria, Spagna, Lituania ed Estonia. A detenere il primato sono però la Danimarca, la Svezia e la Norvegia dove i tassi d'interesse applicati ai mutui hanno raggiunto valori al di sotto dello zero.

Una situazione certo anomala che spiega però il forte aumento di compravendite registrato a Stoccolma e Copenaghen e la conseguente crescita del livello di indebitamento dei cittadini. Tutto questo potrebbe però determinare delle pericolose conseguenze come il fenomeno della "bolla immobiliare". In questo caso le conseguenze sarebbero davvero allarmanti e forse ancora più gravi di quanto successo nel mercato finanziario americano.

Quali sono le criticità del mercato creditizio italiano?

Oltre alle condizioni ancora poco favorevoli, un altro elemento che penalizza il mercato italiano è la tipologia di garanzie richieste per i finanziamenti. Ad esempio in Francia basta la garanzia di una società di cauzione alla quale il cliente pagherà un premio comunque inferiore rispetto alle spese catastali e notarili previste in Italia. Inoltre i tassi d'interesse italiani sono per le banche una difesa dal rischio di insolvenza. Così facendo le banche possono anche limitare la possibilità di trovarsi un domani con un immobile dal valore più basso rispetto a quello stimato anni prima.

Oltre all'Italia la situazione non sembra essere particolarmente favorevole neanche per l'Irlanda, la Slovacchia, la Grecia e le isole di Cipro e Malta. La difficile situazione finanziaria di questi Paesi si riversa anche sulle soluzioni di finanziamento proposte dalle banche. Infatti i tassi d'interesse dei mutui proposti da questi Paesi sono decisamente più elevati rispetto a quelli italiani.