Polizze mutui: prezzi troppo alti e “vendite forzate”

La Banca d’Italia e l’IVASS indagano sulla struttura e sui costi delle polizze legate ai mutui e ai prestiti

Polizze mutui: prezzi troppo alti e “vendite forzate”

Le polizze per i mutui e per i finanziamenti finiscono nel mirino della Banca d'Italia e dell'IVASS che hanno deciso di fare chiarezza dopo le numerose segnalazioni di casi di "vendita forzata" e di prezzi troppo elevati rispetto alle medie del mercato europeo. Le polizze per i mutui e per i finanziamenti rappresentano infatti un servizio facoltativo e non obbligatorio, le cui condizioni variano in base alla banca e all'istituto di credito prescelto. Prima di prendere decisioni a riguardo meglio procedere con ordine ed estrema attenzione, mettendo prima le i mutui proposti a confronto per cercare la soluzione più conveniente e adatta alle proprie esigenze.

Una volta stabilito l'ammontare della rata sarà possibile valutare ulteriori servizi, e quindi informarsi sulle assicurazioni mutui, valutando contestualmente i vantaggi e gli svantaggi offerti. In linea generale l'assicurazione sul mutuo è una polizza che si stipula per tutelare il mutuatario e la banca da eventi che potrebbero danneggiare l'abitazione ipotecata o provocare casi di insolvenza. In alcuni casi la concessione mutuo potrebbe essere subordinata anche alla stipula di un'assicurazione.

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I capi di accusa: prezzi troppo alti e "vendite forzate"

I costi elevati e le strutture delle polizze per i mutui e per i prestiti sono stati i due fattori che hanno spinto la Banca d'Italia e l'Ivass ad avviare delle indagini. Secondo il comunicato diramato dalle Autorità, i risultati delle indagini confermerebbero che "i costi delle polizze si attesterebbero su standard elevati, per effetto delle elevate provvigioni pagate alle banche e alle finanziarie. I livelli delle provvigioni, poi, non sono sempre coerenti con la qualità del servizio offerto". A rendere la situazione ancora più complessa concorrono anche le frequenti segnalazioni di "vendita forzata", una condizione necessaria per accedere al finanziamento.

I provvedimenti

Per queste ragioni le due Autorità hanno deciso di intervenire chiedendo agli operatori del mercato una maggiore trasparenza e rispetto delle regole e delle procedure del mercato. La tutela dei diritti dei risparmiatori richiede infatti "informazioni più chiare sulle caratteristiche, durata, costi e limiti della copertura". La vendita di polizze dovrà essere infatti adatta alle esigenze della clientela per cui sono state disegnate e coerente alle loro richieste.

Tra le richieste avanzata dalla Banca d'Italia e dall'IVASS rientrano "il rimborso dei premi e delle spese se le polizze sono state vendute a persone non assicurabili" e la revisione delle polizze già stipulate che non dovranno prevedere garanzie rotanti e polizze valide per tutti. L'esclusiva finalità deve essere quella di soddisfare le esigenze di specifici target di clientela. I provvedimenti presi dalle Autorità non hanno però soddisfatto l'Adusbef, l'Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari, che ha considerato gli interventi troppo "blandi" e poco incisivi.

Le reazioni delle associazioni di categoria

Secondo il presidente Elio Lannutti si tratterebbe di "una decisione inaccettabile" che non ripaga i danni subiti dai migliaia di clienti costretti a pagare tra i 15.000 e i 30.000 euro per polizze inutili. "Invece di sanzionare duramente tali comportamenti di vera e propria rapina di banche, finanziarie ed assicurazioni a danno dei consumatori ricattati dagli Istituti di Credito, che confezionano costose polizze da abbinare ai mutui (i cui sistemi incentivanti sono tutti da indagare), l'Ivass ha deciso che invierà una blanda lettera ai consigli di amministrazione di banche e compagnie, chiedendo loro alcune correzioni sia in termini di costruzione della polizza che di distribuzione".