Mutui: crescono le domande ma calano i volumi

Gli italiani tornano ad investire ma richiedono mutui dagli importi più contenuti e dalla minor durata

Mutui: crescono le domande ma calano i volumi

Il mercato dei mutui sembrano reagire positivamente alle recenti riforme del settore creditizio, riportando una sensibile crescita delle domande pari 25% già nell'ultimo trimestre del 2014. Il calo dei tassi di interesse applicati ai mutui e la riduzione dei prezzi degli immobili hanno spinto molti italiani a rivalutare l'idea di acquistare casa. Nella maggior parte dei casi, la realizzazione del progetto passa attraverso l'inevitabile richiesta di un mutuo. Un buon modo per fare la scelta giusta è mettere i mutui presenti sul mercato a confronto e scegliere la formula più adatta alle proprie esigenze e alle proprie disponibilità economiche.

Nella valutazione delle possibili soluzioni, potrebbe risultare particolarmente utile analizzare anche le proposte del web. Infatti, informandosi su mutui on line e le condizioni offerte, si potrebbero individuare delle soluzioni in grado di assicurare un margine di risparmio superiore. Sono infatti già molti gli italiani che ricorrono alle tante soluzioni offerte dalle banche e dagli istituti di credito online.

Mutui: segnali di ripresa

Il mercato dei mutui sembra finalmente attraversare una fase di ripresa. Secondo le ultime rilevazioni raccolte dalla società Crif, esperta in consulenza finanziaria e soluzioni creditizie, la ripresa del mercato sarebbe già partita dall'ultimo trimestre del 2014 raggiungendo valori significativi solo nel primo trimestre del 2015. Grazie al continuo monitoraggio del settore, partito dal 2008, la ricerca ha potuto ricostruire la continua evoluzione del mercato, mese dopo mese.

Mettendo a confronto il numero delle domande e l'ammontare degli importi richiesti, è stato individuato nel periodo compreso tra la fine del 2011 e l'inizio del 2012 la fase più critica per il mercato. Infatti superata quella fase, la domanda dei mutui è tornata a risalire toccando solo nel primo trimestre del 2015 dei valori davvero significativi. Infatti, lo scorso mese di febbraio avrebbe registrato una crescita delle domande del 37.5% rispetto allo stesso periodo del 2014, una crescita proseguita nel mese di marzo. Infatti risale proprio al mese scorso la variazione più sensibile del mercato, che ha raggiunto un aumento del 49.4% rispetto ai dati raccolti lo scorso anno.

Nuove tendenze

Confrontando i dati più recenti con quelli raccolti negli anni precedenti, sembra emergere un generale stato di insicurezza da parte dei risparmiatori italiani. Infatti, se per un verso aumentano le richieste, dall'altro invece calano gli importi e la durata degli investimenti. Una probabile spiegazione potrebbe essere il timore di vedere peggiorare improvvisamente la propria situazione economica e non riuscire quindi a rispettare i termini di scadenza dei piani di rientro concordati. Una ragione questa che potrebbe spiegare l'approccio più consapevole e prudente degli italiani verso i mutui e tutte le altre formule finanziarie.

Durate e tempi

Con riferimento agli ultimi sei mesi, lo studio mette in luce anche un netto calo degli importi richiesti. Nel 30.1% dei casi si tratta di valori compresi tra i 100 e i 150 mila euro, seguono con il 26.3% delle preferenze le richieste di mutui per somme pari o inferiori ai 75.000 euro. Anche i tempi si contraggono, in crescita del 23.6% le formule comprese tra i 15 e i 20 anni, che sostituiscono le formule trentennali, tanto diffuse nel periodo pre-crisi.