Mutui in crescita ma non troppo: in alternativa c’è il rent to buy

Nell’ultimo trimestre del 2013 le richieste di mutuo sono aumentate ma c’è chi sceglie l’affittto con riscatto.

Mutui in crescita ma non troppo: in alternativa c’è il rent to buy

La Banca d'Italia lancia segnali estremamente positivi in questa fine del 2013 comunicando che nel trimestre tuttora in corso la domanda dei mutui è aumentata in maniera molto importante e che è la prima volta dal 2010. A settembre il Barometro Crif ha registrato una crescita del +7,3% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.

Questa situazione di netto miglioramento è stata registrata da un'indagine fatta sul mondo dei mutui nell'area dell'euro ed è stata svolta interrogando otto fra le principali banche italiane. La stessa indagine rivela che si è ampliata la gamma di prestiti che si possono offrire alle famiglie per l'acquisto della prima abitazione di proprietà, andando così a migliorare sensibilmente l'andamento dell'economia e del mondo dei mutui immobiliari. Nonostante questa situazione positiva nei primi nove mesi dell'anno si sono registrati dati per niente positivi, con una flessione del -6,2% rispetto ai primi nove mesi dell'anno precedente.

Una leggera crescita di domande si registra sia per i mutui a finalità surroga (che passano dal 9% al 10%), sia per i mutui a finalità liquida (che passano dal 7% al 9%).

Gli intermediari hanno aspettative alquanto rosee per il trimestre in corso, in quanto l'offerta dovrebbe ulteriormente espandersi. Brutte notizie, invece, per quanto riguarda i prestiti alle imprese che nel terzo trimestre del 2013 sono rimasti ad un livello molto basso.

E intanto chi ha difficoltà a farsi concedere un mutuo pensa a soluzioni alternative, tra cui l'affitto con riscatto (rent to buy): con questa soluzione abitativa si può subito godere dell'immobile e i canoni versati vengono ritenuti una parte del prezzo.