Italiani strozzati dai mutui: + 84 euro sulla rata mensile rispetto Ue

Uno studio dell'Adusbef e Federconsumatori ha rivelato che in Italia si pagano i tassi d'interresse più alti dell'UE.

Italiani strozzati dai mutui: + 84 euro sulla rata mensile rispetto Ue

Per Adusbef e Federconsumatori non ci sono dubbi: le famiglie italiane sono ''strozzate a taglieggiate dai prestiti'' e risultano in Europa le più colpite a fronte di ''un pizzo di 30 mila euro in più per ogni mutuo di 100 mila euro" rispetto agli altri paesi del vecchio continente.

Questo è quanto emerge da uno studio dedicato ai prestiti e ai mutui in Italia, pubblicato dalle due associazioni a tutela dei consumatori.

Dunque dopo un leggero calo registrato ad aprile, torna a crescere il differenziale di tasso tra i mutui e prestiti offerti in Italia e quelli proposti nell' UE. In sintesi, un cittadino italiano per un mutuo di 100mila euro a 30 anni paga una rata mensile di 84 euro più alta del mutuatario di Eurolandia. La morale? A fine mutuo il povero italiano versa 30.240 euro in più rispetto un cittadino dell'area Euro. Per lo stesso mutuo, ma estinto in vent'anni, un nostro concittadino paga ugualmente una cifra maggiore, 18.480 euro in più di quanto avrebbe pagato in un altro paese comunitario.

La causa: lo spread bancario

Secondo Adusbef e Federconsumatori la colpa ricade ancora una volta sulle Banche che dallo scoppio della bolla dei mutui subprime alla fine del 2006, sono considerate le principali responsabili dell'attuale crisi economica: in parole povere le nostre banche - secondo lo studio - starebbero approfittando del basso livello dell'Euribor per i tassi variabili ed Eurirs per i tassi fissi (in leggera crescita a giugno) per imporre spread altissimi sui mutui. Pertanto la causa di questi altissimi interessi sui mutui e prestiti è lo spread bancario (aumentato fino anche del 150% rispetto al passato), una strategia che le banche adottano per garantirsi il guadagno sul finanziamento.

Una possibile soluzione: ridurre il costo del denaro

Per ristrutturare questo settore Adusbef e Federconsumatori invocano un forte intervento da parte delle autorità monetarie per abbassare gli spread e riportare i tassi di interessi alla media europea, perché è insostenibile un differenziale di 147 punti base rispetto alla media europea.