Mutui prima casa 2013, le condizioni per la ripresa

In molti spiegano il crollo non solo con la crisi, ma anche con l'eccessiva prudenza delle banche. Ma c'è ben altro.

Mutui prima casa 2013, le condizioni per la ripresa

Già oramai da qualche mese, con i dati ufficiali definitivi, in Italia ci siamo messi alle spalle un 2012 difficile per quel che riguarda il mercato immobiliare e quello dei mutui. L'Istat non a caso ha fotografato per il mercato delle case in Italia quello che è stato un vero e proprio crollo confermato poi dall'Osservatorio sul Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate anche per il mercato non residenziale.

In molti spiegano il crollo non solo con la crisi, ma anche con l'eccessiva prudenza delle banche nel concedere mutui alle famiglie. Pur tuttavia c'è anche da dire che in molte aree del nostro Paese i prezzi delle case si sono mantenuti in media su valori fin troppo alti rispetto invece al reddito medio degli italiani che è sotto pressione a causa dei rincari, della pressione fiscale e delle incertezze dal fronte occupazionale.

Non a caso secondo la Federconsumatori in Italia, con riferimento alle aree metropolitane, non c'è stato quel crollo dei prezzi delle case di cui tutti parlano. L'Associazione rileva infatti che nei grandi centri cittadini i prezzi delle case sono stabili a fronte di una discesa, peraltro moderata dei prezzi, solo nelle aree più marginali e periferiche dei grandi centri urbani. Ecco perché, per una ripresa dell'immobiare non basta che le banche tornino a fare il loro mestiere. Serve anche che i prezzi delle case scendano secondo quella che dovrebbe essere di questi tempi una sana logica di mercato.