Mutui, il ministro Zanonato promette lo sblocco di 10 miliardi: rilanceremo l'edilizia

Sblocco di linee di credito e detrazioni per risparmio energetico e ristrutturazioni nell'agenda del governo Letta.

Mutui, il ministro Zanonato promette lo sblocco di 10 miliardi: rilanceremo l'edilizia

Il rilancio dell'edilizia e del settore immobiliare è una delle priorità del nuovo governo: lo ha assicurato il ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato, che in un forum de "Il Messaggero" ha annunciato, tra le misure principali in questo senso, lo sblocco di 10 miliardi per i mutui.

Lo sblocco delle linee di credito dovrebbe quindi andare a sommarsi alle detrazioni per il risparmio energetico e a quelle per le ristrutturazioni edilizie, due incentivi che dovrebbero essere prorogati già nel prossimo Consiglio dei ministri, in programma per la settimana in corso.

"L'edilizia rappresenta un traino fondamentale per l'economia" ha sottolineato Zanonato, che ha annunciato l'intenzione del governo di utilizzare le risorse private, in particolare il risparmio. In che modo? L'idea di base è quella di facilitare per le banche l'emissione di obbligazioni garantite per il settore immobiliare. "I nostri tecnici e quelli del settore hanno calcolato che è possibile attivare linee di credito fino a 10 miliardi" ha spiegato Zanonato. Un modo per tenere in Italia una grande fetta di capitali che oggi finisce all'estero, creando investimenti appetibili all'interno del paese.

"Perché ciò sia possibile - ha spiegato il ministro - è necessario ridurre il livello minimo di capitale per l'emissione di queste obbligazioni, ad esempio portando la soglia dagli attuali 500 milioni a 350 milioni".

Altra grande questione aperta nel mercato immobiliare è quella degli affitti: in questo ambito si preannunciano grandi cambiamenti. Sulle locazioni l'obiettivo annunciato da Zanonato è "allinearsi alla situazione europea". Secondo due direttrici principali: da una parte si parla della durata dei contratti, "i cui termini potrebbero essere liberalizzati anche se su una materia come questa occorre muoversi con prudenza e realismo". Dall'altra parte sta il nodo della facoltà di recesso del conduttore: "condivido - afferma il ministro - il principio per cui se qualcuno se ne va improvvisamente prima della scadenza dovrebbe in qualche modo risarcire il proprietario".