Rate mutuo, prorogato a marzo il termine per presentare domanda di sospensione

L’Abi ha prorogato il termine di presentazione delle domande per la sospensione delle rate dei mutui sino al 31 marzo.

Rate mutuo, prorogato a marzo il termine per presentare domanda di sospensione

Prorogato al 31 marzo 2013 il termine di presentazione delle domande per richiedere la sospensione delle rate del mutuo: lo annunciato ieri l'Abi (Associazione Bancaria Italiana), precisando che gli eventi in forza dei quali verrà richiesta la sospensione dovranno avere luogo entro il 28 febbraio.

La proroga è frutto di un accordo siglato dalla stessa Associazione bancaria con 13 Associazioni dei consumatori, segnatamente Acu, Adiconsum, Asso-Consum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori.

"Inutile sottolineare come avranno diritto ad ottenere la sospensione solo coloro i quali non ne abbiano già fruito" ha tenuto a precisare il portavoce dell'Abi in sede di presentazione dell'accordo.

La proroga dei termini rappresenterà di certo un aiuto importante per migliaia di nuclei familiari; stando agli ultimi dati diffusi, nel 2012 le banche hanno infatti sospeso 84.995 mutui (circa 8,9 miliardi di debito residuo) garantendo alle famiglie richiedenti una liquidità totale di 606 milioni di euro (il dato si attesta ad una media annua di 7.130 euro per nucleo familiare).

L'iniziativa promossa da Abi non si presenta tra l'altro come isolata, quanto piuttosto come un passaggio contestuale alla recente approvazione del Fondo di solidarietà attivato in appoggio ai mutui aperti per avviare l'atto di acquisto della prima casa.

"La competente Commissione Parlamentare ha assicurato che a breve il Fondo sarà pienamente operativo" ha concluso il portavoce dell'Abi, apparso visibilmente soddisfatto della possibilità offerta alle famiglie italiane di fruire di uno strumento pubblico di supporto strutturale ad una spesa così ingente come la sottoscrizione di un mutuo.

Tanto la proroga voluta dall'Abi quanto l'apertura del Fondo innestano poi in un processo onnicomprensivo ancora più ambizioso e mirato a sostenere il "Piano Famiglie", un'iniziativa di autoregolamentazione del settore bancario italiano unica in Europa nel suo genere.