Mutui, per le giovani coppie c'è il fondo "Diritto al futuro".

Esiste la possibilità per le coppie under 35 di usufruire del fondo Diritto al futuro per poter affrontare l'acquisto della prima casa.

Mutui, per le giovani coppie c'è il fondo "Diritto al futuro".

La Presidenza del Consiglio ha istituito già da diversi mesi, le linee guida per poter usufruire del fondo "Diritto al Futuro": il fondo da la possibilità alle coppie al di sotto dei 35 anni e con un reddito sufficiente, seppur precario, di ottenere dalle banche un mutuo per l'acquisto della prima casa, anche se non si è in possesso delle garanzie che di solito gli istituti di credito richiedono.

Il 50% della quota capitale del mutuo verrà garantita dallo Stato.

Le banche avranno come garanzia soltanto l' ipoteca sull'immobile per il quale è stato acceso il mutuo, ma non potranno richiedere ulteriori garanzie né ai mutuatari, né ad altri soggetti fideiussori.

Il fondo ammonta a 50 milioni di euro e per potervi accedere bisogna essere in possesso di diversi requisiti tra cui: giovani coppie sposate con o senza figli o nuclei familiari anche mono genitoriali con figli minori; avere un'età inferiore a 35 anni, un reddito ISEE complessivo che non superi i 35 mila euro; non più del 50% del reddito complessivo imponibile per l' IRPEF deve provenire da un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato non possedere altri immobili ad uso abitativo.

Per poter usufruire del fondo e ottenere il mutuo l'immobile che si vuole acquistare deve anch'esso corrispondere a determinati requisiti :deve essere adibito come abitazione principale,non deve rientrare nelle categorie catastali A1 cioè abitazioni signorili A8 ville e A9 castelli, palazzi non deve avere una superficie abitabile di oltre 90 metri quadrati ,non deve rientrare nelle caratteristiche di lusso indicate nel decreto del Ministero dei lavori pubblici in data 2 agosto 1969.

Il mutuo che verrà concesso dalla banca sarà un mutuo di tipo ipotecario per l'acquisto della prima casa e non può essere concesso per un valore superiore a 200.000 euro. Il tasso applicato e le condizioni del mutuo vengono poi dai vari istituti di credito rientrando comunque nei parametri consentiti dall'accordo tra il Dipartimento della Gioventù e l'ABI.