Se la banca nega il mutuo c'è l'arbitro bancario

Questa figura permetterebbe di risolvere le ingiustizie subite in sede di contrattazione del mutuo.

Se la banca nega il mutuo c'è l'arbitro bancario

Sono tantissime le banche che hanno stretto i cordoni del credito e che, sempre con più difficoltà, erogano i mutui agli aspiranti clienti, nonostante abbiano ricevuto liquidità (e tanta) dalla Banca Centrale Europea al modestissimo interesse dell'1%.

Sono tante le associazioni dei consumatori che stanno cercando di combattere contro questa situazione, come per esempio lo Sportello dei Diritti: Giovanni D'Agata, suo fondatore afferma che sono le banche stesse a dettare condizioni impossibili per l'acquisto della prima casa, richiedendo ogni sorta di garanzia.

Dal Governo era già arrivata, seppur timida, un'apertura con il Decreto Liberalizzazioni, soprattutto nella parte relativa alla nuova modalità di "alternative dispute resolution", con la pubblicazione del comunicato sulla Gazzetta Ufficiale in cui Bankitalia stabilisce le regole per la risoluzione extragiudiziale delle controversie in materia di mutui e finanziamenti innanzi all'arbitro bancario dopo la segnalazione del Prefetto.

Il cittadino può informare, con un'apposita istanza, la Prefettura della propria provincia su quanto accaduto in sede di contrattazione del mutuo: l'arbitro bancario deve pronunciarsi entro trenta giorni dalla segnalazione e si tratta di un organismo indipendente e imparziale che garantisce tempi rapidi e costi minimi.

Il regolamento in vigore si applica ai rapporti tra istituti finanziari e clientela in quei casi in cui la contestazione della banca porta alla mancata erogazione del mutuo, al mancato incremento o alla revoca di un finanziamento, all'inasprimento delle condizioni applicate.