Mutui casa, la richiesta degli italiani comincia su Google

Prima di sottoscrivere mutui casa, gli italiani cercano il maggior numero di informazioni possibili su Google. La ricerca de LaVoce.info svela come questo condi

Mutui casa, la richiesta degli italiani comincia su Google

Anche i mutui casa sono oggetto di ricerca su Google. Nell'epoca in cui ogni acquisto è ormai subordinato al reperimento di informazioni tramite motori di ricerca, gli italiani si rivelano attenti "rabdomanti" di notizie e dettagli finalizzati all'acquisto della casa.

Un'interessante studio de LaVoce.info evidenzia come questo fenomeno sia carico di ricadute sull'intero mercato dei mutui. Google, infatti, non è solo uno strumento che permette ai consumatori di trovare quanto cercano, bensì possiede funzionalità per l'analisi dei flussi di ricerca molto utili per gli addetti ai lavori.

Uno di questi è Google Insights, che monitora la "popolarità" di alcune parole chiave sul web, tenendo conto anche di parametri come la diffusione geografica, l'ambito in cui si concentrano le richieste e l'estensione temporale. Gli esperti de LaVoce.info hanno studiato i dati relativi alla ricerca "mutui casa".

Il risultato mostra che circa 90 mila italiani interrogano Google ogni mese su questo argomento. Incrociando questi dati con altre stime econometriche, si scopre che i potenziali acquirenti di immobili iniziano le loro ricerche (per il confronto dei preventivi mutui e per ottenere delucidazioni burocratiche) almeno un anno prima di procedere definitivamente con l'acquisto.

Tale anticipo consente agli operatori del settore di raccogliere informazioni preziose sulle esigenze della clientela interessata a comprare casa. Più che di violazione della privacy, si tratta di un esempio virtuoso di ridefinizione reciproca della domanda e dell'offerta. L'interpretazione delle tendenze del mercato spinge, insomma, acquirenti e venditori gli uni più vicini agli altri. In un periodo in cui le stime sul mercato dei mutui sono in continua flessione, non si può escludere che questa attenzione al web porti a un miglioramento della situazione nel medio-lungo termine.