Cos’è e come funziona un mutuo ipotecario INPS (ex INPDAP)?

Se sei un dipendente pubblico puoi accedere al mutuo ipotecario INPDAP (ora assorbito dall’INPS): ecco di che si tratta.

Cos’è e come funziona un mutuo ipotecario INPS (ex INPDAP)?

Il mutuo ipotecario INPDAP (ad oggi assorbito dall'INPS) è uno strumento messo a disposizione di tutti i dipendenti e pensionati pubblici o statali che possono richiederlo per poter acquistare o ristrutturare una casa. Scopri tutto quello che c'è da sapere su questa speciale tipologia di mutui: i requisiti, le caratteristiche e come ottenerne uno.

Mutuo ipotecario INPDAP: in cosa consiste?

Acquistare o ristrutturare una casa è una spesa davvero quasi impossibile da sostenere se non si richiede l'accensione di un finanziamento come il mutuo. Molti non sanno che, oltre ai vari istituti finanziari abbastanza noti a tutti (le banche), per i dipendenti pubblici esiste anche un altro modo per ottenere il denaro necessario a realizzare i propri sogni per ciò che concerne la prima casa, ovvero il mutuo ipotecario INPDAP.

Questo è associato alla vecchia INPDAP (Istituto Nazionale di Previdenza per i Dipendenti dell'Amministrazione Pubblica), che dal 2012 ha cessato di esistere cedendo tutte le relative mansioni all'attuale INPS. Tra queste, anche la possibilità di concedere un mutuo secondo la normativa contenuta nel Regolamento per l'erogazione di mutui ipotecari agli iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali entrato in vigore nel 2015 e attualmente ancora presente. Nonostante l'INPDAP non esista più, quindi, il mutuo ipotecario per i dipendenti pubblici e statali è ancora disponibile.

Per quale finalità è possibile richiederne uno? Gli utilizzi sono fondamentalmente tre:

  • Tutte le attività legate all'acquisto della prima casa: l'acquisto di un immobile, l'assegnazione di un immobile da parte di una società cooperativa, la costruzione in proprio, il completamento o l'ampliamento di un terreno di proprietà su cui costruire la propria abitazione.
  • Tutte le attività di manutenzione o ristrutturazione della prima casa, che siano esse spese accessorie (ad esempio un ampliamento) o prioritarie e legate alla messa in sicurezza del locale.
  • Tutte le attività legate all'acquisto, alla realizzazione o alla manutenzione (incluso l'ampliamento) di un box auto associato alla propria prima casa.

Capito quindi chi può accedere al mutuo e quali sono le finalità del mutuo casa INPS, vediamo adesso quali sono i requisiti, gli importi finali ottenibili e i tassi di interesse associati ad esso.

DA LEGGERE: Mutui ipotecari INPS: nuovo servizio di simulazione online

Mutuo ipotecario INPS: requisiti e tassi di interesse

Quali sono i requisiti per ottenere un mutuo casa INPS? L'immobile non deve essere innanzitutto considerato casa di lusso, bensì abitazione di portata semplice. Niente ville di grande entità quindi (vedi Decreto Ministeriale 1072/1969). Oltre a ciò, questo deve essere presente esclusivamente sul territorio italiano ed essere libero, quindi non abitato, e con nessun tipo di ipoteca o impegno su di esso.

Tutti i componenti del nucleo familiare di chi richiede il mutuo dovranno inoltre spostarsi, ad ottenimento del mutuo, all'interno del nuovo immobile - se chi richiede il mutuo è l'unico componente di un nucleo ovviamente il discorso è analogo. Doveroso aggiungere inoltre che il richiedente e tutti i membri del relativo nucleo familiare non possono essere in possesso di un altro immobile - l'unica eccezione è se si riceve in eredità o in donazione un immobile per il quale non si detiene un usufrutto o se non si dispone di più del 50% di un immobile. Altra eccezione viene fatta per chi dispone di un immobile che viene dichiarato inagibile, e quindi inabitabile.

Ma quanto può durare il mutuo? Come per tutti i prodotti simili, la sua durata varia dai 10 fino ai 30 anni in base alla cifra erogabile. In questo caso, per gli immobili è possibile ottenere fino a 300.000 euro, per un box auto o un posto auto fino a 75.000 euro mentre per una ristrutturazione fino a 150.000 euro.

I tassi di interesse variano inoltre in base alla natura del mutuo. Se si opta per un tasso fisso, questo sarà pari al 2.95% per tutti, mentre per il tasso variabile è possibile avere un interesse pari all'Euribor a 6 mesi calcolato su 360 giorni, maggiorato di 200 punti.