Quanto costa aprire un mutuo prima casa?

Oltre ai tassi d’interesse e alle imposte, per ottenere un mutuo prima casa bisogna sostenere molte altre voci di spesa

Quanto costa aprire un mutuo prima casa?

Comprare casa non è certo una scelta semplice da prendere e richiede ancora più attenzione se l'acquisto dell'immobile è vincolato alla richiesta di un mutuo. Il calo dei prezzi degli immobili e il miglioramento delle condizioni del mercato creditizio hanno spinto molti risparmiatori, soprattutto i più giovani, ad approfittare del momento favorevole e a rivolgersi alle banche per richiedere un mutuo prima casa. Ma quali sono gli aspetti da considerare prima di sottoscrivere un mutuo e a quali voci di spesa bisogna prestare particolare attenzione?

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Mutuo casa: quali sono le voci di spesa?

Così come avviene per la ricerca della casa, anche la scelta del mutuo non deve essere affrettata e deve sempre prevedere una fase iniziale di confronto delle diverse soluzioni proposte dalle varie banche. Lo scopo di questa fase è individuare il mutuo più vantaggioso e sostenibile, che sappia assicurare un risparmio sui costi. Infatti oltre al pagamento della rata di  rimborso della cifra concessa, bisognerà considerare altre voci di spese che, soprattutto nel fase di apertura del mutuo, richiederanno un notevole sforzo da parte dell'intestatario/i del contratto.

Diciamo subito che la prima voce di spesa è rappresentata dai tassi d'interesse, che potranno essere fissi o variabili e cambiare a seconda dell'istituto di credito scelto. Un'altra voce di spesa molto importante connessa all'apertura del mutuo riguarda l'imposta sostitutiva che viene applicata in misura variabile a seconda che il mutuo venga erogato da banche o società finanziarie, e della finalità del finanziamento, ad esempio mutuo prima casa o ristrutturazione, o mutuo per seconda casa.

Nel caso in cui l'immobile rappresenti la prima abitazione e sia destinato a uso abitativo l'aliquota applicata è dello 0,25% sul totale del finanziamento. In tutti gli altri casi, invece, è previsto il versamento di un'imposta sostitutiva nella misura del 2% dell'importo finanziato. L'imposta sostitutiva è calcolata infatti sull'importo erogato, indipendentemente dal valore dell'immobile per cui si è acceso il mutuo.

Cosa considerare oltre ai tassi e alle imposte?

Tra le prime voce di spesa che bisognerà affrontare con la richiesta di un mutuo prima casa rientra il costo della perizia dell'immobile. Infatti, per essere davvero certa di erogare una cifra proporzionale al valore dell'immobile, la banca chiederà l'intervento di un perito, ovvero un tecnico qualificato che dovrà stabilire e certificare con esattezza il reale valore dell'immobile. I costi della perizia tecnica possono variare a seconda dell'istituto di credito prescelto e della città in cui viene eseguita, ma in genere oscillano tra 200 e 300 euro.

Accertato il valore dell'immobile si procederà con l'apertura della pratica di mutuo, che prevede una serie di costi, detti: spese di istruttoria. Queste rappresentano tutti quei costi sostenuti dalla banca o dalla finanziaria che eroga il mutuo e che sono necessari per assolvere tutte le formalità e i controlli previsti in questi casi. A tal proposito l'importo potrebbe essere fisso oppure variare a seconda di una percentuale calcolata sull'ammontare del finanziamento concesso.

Una volta accordato il mutuo, la pratica passerà nelle mani di un notaio che dovrà occuparsi dell''iscrizione dell'ipoteca nei registri immobiliari, verificare il diritto di proprietà dell'immobile e la completa titolarità del venditore. Le spese notarili non sono fisse, ma si compongono di alcune voci di spesa. Una parte dell'importo è direttamente proporzionale al prezzo dell'immobile riportato nell'atto e all'ipoteca che verrà iscritta a garanzia del mutuo. Quindi maggiore sarà il prezzo dell'immobile e l'importo del mutuo, più elevate saranno le spese notarili. Un'altra parte delle spese notarili andrà proprio a coprire il lavoro svolto dal notaio

Trattandosi di un finanziamento elevato e spesso di lunga durata, per l'erogazione del mutuo la banca richiederà anche la sottoscrizione di una copertura assicurativa sulla vita in modo da coprire eventuali rischi relativi alla vita degli intestatari del contratto, che potrebbero quindi provocare ritardi o mancati pagamenti delle rate del mutuo. Questa copertura è detta facoltativa e si aggiunge a quella obbligatoria,che invece copre eventuali danni causati in seguito allo scoppio o incendio dell'immobile acquistato.

Infine, bisogna considerare anche i costi di commissione annuali che derivano da tutte le spese di gestione della pratica, incasso rata e invio delle comunicazioni all'intestatario del contratto.

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