Meglio acquistare casa o andare a vivere in affitto?

Uno studio di Tecnocasa analizza i pro e i contro delle due soluzioni, mettendo a confronto i dati di Roma e Milano

Meglio acquistare casa o andare a vivere in affitto?

Comprare casa o non comprare casa. Probabilmente è questo uno dei dilemmi che ci si pone ad un certo punto della propria vita. Meglio acquistare casa o continuare a vivere in affitto? Per trovare delle risposte concrete, che rispecchiano la reale situazione del mercato immobiliare e creditizio italiano, l’Ufficio Studi Tecnocasa ha messo a confronto le soluzioni - mutuo e affitto - facendo riferimento alle condizioni offerte da due diverse città italiane: Roma e Milano. Lo studio ha preso in considerazione due diverse tipologie di immobili, sono stati infatti considerati un bilocale di 55 mq e di un trilocale di 90 mq in una zona semicentrale di Milano un bilocale di 70 a Roma.

Per valutare i vantaggi e gli svantaggi delle due soluzioni, lo studio ha ipotizzato due situazioni diverse. Da una parte l’acquisto dell’immobile attraverso la richiesta di mutuo a tasso fisso, dalla durata di 25 anni che finanzia circa l’80% del valore dell’immobile. Dall’altra parte la scelta di andare a vivere in affitto, pagando un canone di locazione, a cui si aggiunge anche l’investimento di una parte del capitale a disposizione (circa 60mila €) in un BTP con scadenza tra 25 anni. In quest’ultimo caso, bisognerà aggiungere alle spese l’aggiornamento del canone di affitto sulla base dell’indice Istat e la registrazione annuale del contratto di locazione a spese dell’inquilino.

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Pro e contro delle rate del mutuo e del contratto di locazione

Il modello adottato dallo studio di Tecnocasa ha messo a confronto le spese previste nel caso in cui si decide di acquistare casa, e quindi accendere un mutuo, e nel caso in cui si decide di andare a vivere in affitto. I risultati emersi evidenziano per il primo anno un maggiore risparmio per il locatario, che dovrà sostenere dei costi nettamente inferiori a quelli previsti dall’accensione di un mutuo casa. Infatti oltre ai tassi d’interesse, i costi per un mutuo casa prevedono anche: la perizia, l’imposta sostitutiva, le spese di istruttoria, la copertura assicurativa e tutte le spese notarili. La situazione sembra però cambiare nel lungo termine.

Infatti al termine del finanziamento – ipotizzato della durata di 25 anni - il proprietario dell’immobile avrà un ritorno maggiore anche alla luce del valore guadagnato dall’immobile nel corso degli anni, calcolato sulla base dei valori medi dell’indice Istat degli ultimi 10 anni. I risultati della ricerca dimostrano che acquistare casa conviene di più rispetto alla scelta di andare a vivere in affitto, una conclusione valida sia per Roma che per la città di Milano.

Acquistare casa e richiedere un mutuo

Sicuramente comprare casa è un passo importante, una scelta che richiede un’attenta valutazione della propria situazione finanziaria presente e futura soprattutto quando bisogna richiedere un mutuo, che in molti casi potrebbe anche avere una durata pluridecennale. Infatti oltre ai costi iniziali, l’accensione del mutuo limiterà anche la capacità di investimento del richiedente per tutta la durata del finanziamento. Anche la possibilità di ottenere nuovi finanziamenti sarà comunque limitata e subordinata all’esaurimento del mutuo.

Tuttavia il calo dei prezzi del mercato immobiliare e dei tassi d’interesse rendono il momento particolarmente propizio all’investimento, una vera opportunità che è stata colta al volo da molti italiani. Anche le agevolazioni fiscali in caso di interventi di ristrutturazione dell’immobile sembrano favorire le compravendite. Inoltre l’acquisto di una casa rappresenta per gli italiani continua a rappresentare una forma d’investimento sicura ed affidabile.