Mutui: quando la banca si prende la casa?

Se non paghi 18 rate consecutive, la banca può appropriarsi della casa e venderla senza passare da un giudice

Mutui: quando la banca si prende la casa?

Con la nuova legge sulle banche, sono aumentati i pericoli in cui si incorre firmando un contratto di mutuo. Infatti, sono diversi i tranelli e le insidie nascoste nelle decine di codicilli che gli istutui di credito sono soliti inserire nei contratti. Da adesso, con il nuovo decreto legislativo, potrà esserci anche una clausola che consentirà alla banca di prendersi l'immobile se il cliente non paga 18 rate del suo mutuo, senza bisogno di passare da un tribunale e dalla sentenza di un giudice. Vediamo quindi che cos'è e come funziona la clausola di inadempimento e quali sono i rischi connessi a essa.

Cosa dice la nuova clausola di inadempimento?

Come dicevamo, se ti capita di richiedere un mutuo, da adesso in poi devi stare molto attento se il contratto contiente la nuova clausola di inadempimento. È bene ripeterlo: se firmi, autorizzi la banca a vendere la casa che stai acquistando, se non rimborsi 18 rate di seguito. La banca non ha neanche bisogno dell'autorizzazione di un giudice o di un tribunale, può attivare la procedura internamente e privatamente.

In ogni caso, una parte della procedura rimane a favore dell'utente. Se, infatti, la banca procedesse all'esproprio dell'immobile, deve restituirti tutto il debito residuo, anche se dovesse vendere la casa a un prezzo inferiore. Oppure, se dovesse rivenderla a un prezzo superiore alle rate non pagate, dovrà accreditarti anche la differenza.

Per rendere più chiara la questione, facciamo un esempio: se non hai restituito 30.000€ evitando di rimborsare 18 rate di seguito, la banca può procedere all'esproprio. Facciamo caso che ti mancassero altri 60.000€ da restituire, per un totale di debito di 90.000€. Se la banca dovesse vendere l'immobile a 70.000€, i 20.000€ residui ti sarebbero comunque cancellati. Se, invece, dovesse venderla a 100.000€, i 10.000€ in più ti verrebbero accreditati.

Ricorda che per garantirti di rilevare nel contratto la presenza di questa clausola, per legge la banca è obbligata ad affiancarti un consulente che valuti con te la convenienza del mutuo che ti viene proposto.

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Quali sono le insidie nascoste nella clausola di inadempimento?

Nonostante la presenza dal consulente, che comunque potrebbe essere una persona di fiducia della banca e non spiegarti con chiarezza la clausola di inadempimento, la stessa potrebbe essere scritta in maniera complicata, anche per i più attenti. Chiedi sempre spiegazioni, quindi, se non capisci qualcosa e non accontentarti di una risposta superficiale.

Stai anche attento che non ti vengano imposti oneri aggiuntivi se si attiva la clausola: in caso di tuo inadempimento, tutto il debito rimanente dev'essere azzerato, senza pagamento di penali o commissioni. Non solo, la clausola di inadempimento non può essere inserita in un contratto di surroga del mutuo, sia nel caso che tu ti sposti da una banca a un'altra, sia nel caso che tu ti faccia concedere un altro mutuo rinegoziando le condizioni e ottenendone uno più vantaggioso.

La banca non può neanche ricattarti: non può negarti il mutuo solo perché decidi di non firmare la clausola di inadempimento. Se ti propone il finanziamento, tu puoi decidere di firmare o meno la clausola e la banca non può dirti "o così o niente". Stai anche molto attento alla valutazione dell'immobile: se la casa fosse valutata con un valore troppo basso, la banca riuscirebbe a vendere più facilmente l'immobile ma non consentirebbe a te di ricevere l'eventuale differenza di valore. Secondo la nuova norma, un perito indipendente, scelto di comune accordo dalla banca e dall'utente, deve valutare la casa messa in vendita. In caso di disaccordo verrà nominato dal Tribunale territorialmente competente.