Mercato immobiliare: la pressione fiscale frena la ripresa

Il sistema di tassazione applicato alle abitazioni rallenta la ripresa del mercato immobiliare italiano

Mercato immobiliare: la pressione fiscale frena la ripresa

Il mercato immobiliare sembra attraversare una fase di ripresa, lasciandosi finalmente alle spalle il lungo periodo di crisi del periodo 2007-2013. Con il calo dei tassi d'interesse, molti italiani hanno ricominciato a rivalutare l'idea di acquistare casa privilegiando però formule di finanziamento più contenute e a breve durata. Valutando le proposte del mercato creditizio e mettendo i mutui e le condizioni offerte dal mercato a confronto, è possibile infatti individuare la soluzione più adatta alla propria situazione finanziaria ed evitare di avere problemi con il pagamento delle rate.

Oltre alle soluzioni tradizionali, il mercato dei mutui si arricchisce anche delle proposte provenienti dal web. Molti italiani ritengono che informarsi sui mutui online e vari servizi offerti dalla banche ed istituti di credito online, possa essere un'ottima soluzione per individuare formule più convenienti, flessibili e quindi più vicine alle proprie specifiche esigenze.

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Mercato immobiliare: la ripresa procede a piccoli passi

Secondo i dati emersi dall'ultimo rapporto ANCE, l'Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, il mercato immobiliare avrebbe finalmente intrapreso una fase di ripresa grazie alla crescita del comparto residenziale. Mettendo a confronto il numero delle abitazioni vendute nello scorso anno con quelle vendute nel periodo di maggiore crisi, ovvero tra il 2007 e il 2013, ci sarebbe stata una crescita pari al 53.6%. Scendendo più nello specifico dei dati, la ripresa del mercato immobiliare sarebbe stata caratterizzata dal susseguirsi di fasi alterne.

Il primo trimestre del 2015 avrebbe infatti registrato un -3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un dato non necessariamente negativo se rapportato alle molte compravendite registrate nel primo trimestre del 2014 proprio a seguito delle agevolazioni fiscali previste per l'acquisto della prima casa. Nel 2014 le compravendite sono di fatto aumentate del 3,6%, mentre i mutui sono tornati a crescere del 13,4%, con i tassi di interesse sui finanziamenti ad un livello medio sotto il 3%. Ciò vuol dire che al netto di quest'ultime variabili, la crescita del mercato residenziale si attesta nel 2015 su valori pari al +0.8%.

Cosa frena la ripresa?

Tuttavia continuano a persistere ancora quei fattori che rallentano da sempre la crescita del mercato immobiliare, primi fra tutti il sistema di tassazione applicato alle abitazioni. Secondo i dati diffusi dell'Agenzia delle Entrate nel corso del 2014 la pressione fiscale sugli immobili ad uso abitativo e produttivo avrebbe registrato una crescita del 9.8% rispetto allo scorso anno. La sola introduzione dell'IMU e della TASI avrebbero infatti determinato un aumento del prelievo fiscale del 143,5% in soli tre anni.

Possibili interventi

Tra le possibili soluzioni proposte dall'ANCE rientrano senza dubbio tutti gli interventi mirati a ridurre la pressione fiscale come ad esempio le forme di detassazione sugli acquisti di nuove abitazioni ad elevato standard energetico. Oltre a questo, l'Associazione propone anche una maggiore razionalizzazione degli incentivi, incrementando quelli per il recupero delle abitazioni. In ultimo, l'ANCI chiede una stabilizzazione dalla durate triennale della prossima local tax, lasciando che gli introiti dell'imposta siano concessi ai Comuni che potranno così avere delle risorse per finanziare altri servizi.