Mercato immobiliare 2015: la situazione di Italia, Spagna e Irlanda

Riforme del mercato immobiliare in Spagna e Irlanda per favorire la ripresa, mentre in Italia si soffre di immobilismo

Mercato immobiliare 2015: la situazione di Italia, Spagna e Irlanda

Dal momento che si sente parlare di pronostici positivi per il 2015, anche per quanto riguarda il mercato immobiliare, è arrivato il momento di comprare casa. Dopo tanti anni basta affitto. Se però per acquistare una casa abbiamo bisogno di accendere un mutuo, possiamo informarci sui prodotti Barclays, Cariparma e su quelli dei migliori istituti di credito, per essere sicuri di aver paragonato il maggior numero di offerte presenti sul mercato.

Per non lasciare niente di intentato, possiamo anche scoprire come calcolare la rata del mutuo, per sapere in precedenza a quale tipo di spesa dovremo andare in contro. E visto che nel 2015 il mercato immobiliare dovrebbe subire una ripresa, magari potremo anche sognare una casa più grande. Ma vediamo nel dettaglio quali sono e quali saranno i trend spagnoli, irlandesi e italiani.

Nel secondo quarter di quest’anno la Spagna ha sfiorato i due miliardi di euro nel mercato immobiliare “commercial”, mentre in Italia ci si è fermati a meno di un milione. La chiusura di quest’anno sarà ottima per Spagna e Irlanda, che hanno superato il livello record del picco precedente. Secondo le stime di CBRE il mercato immobiliare continua a crescere in maniera sostenuta, raggiungendo nel terzo quarter un volume di 50,8 miliardi di euro, il 35% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

E se la Spagna dal 2013 ha fatto dei passi da gigante, arrivando a chiudere il 2014 con 9,3 miliardi, l’Irlanda ha fatto ancora meglio, con 3,63 miliardi di investimenti in termini di transazioni dirette nei 12 mesi trascorsi dal 30 settembre 2013. Il doppio rispetto all’anno precedente. Chi soffre invece è l’Italia, paese in cui i volumi di investimento dei primi nove mesi sono diminuiti del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, arrivando solo a circa 2,7 miliardi di euro.

Hanno contribuito a questo misero risultato la lentezza nel perfezionare gli investimenti, oltre alla carenza di prodotto che porta ad una riduzione della possibilità di acquisire asset di grandi dimensioni. Il mercato immobiliare italiano registrerà dei miglioramenti nel momento in cui saranno varate delle riforme che permettano di ritrovare la competitività in un lasso di tempo ridotto. Così recita il report di CBRE. Intanto aspettiamo.