Prestiti: salgono i tassi e diminuiscono le erogazioni

L'80% delle banche non dà finanziamenti a meno che il richiedente non depositi il denaro nella medesima banca.

Prestiti: salgono i tassi e diminuiscono le erogazioni

I dati di luglio emessi dalla Banca d'Italia confermano il calo del credito a famiglie e a imprese.

Purtroppo stanno calando i prestiti concessi dalle banche e salgono i tassi di interesse sui mutui. A luglio, la Banca d'Italia avvisa che i prestiti al settore privato sono diminuiti del 3.3% rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente. I prestiti alle famiglie sono diminuiti dell'1.1% e quelli concessi alle imprese non finanziarie sono rimaste invariate.

Per le sofferenze bancarie, invece, è stata segnalata la crescita del 22.2% rispetto all'anno scorso. Sono saliti anche i tassi sui finanziamenti dati alle famiglie per comprare una casa, che si sono imposti, sempre a luglio, al 3.96% contro il 3.9% del mese prima, mentre i tassi sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono stati pari al 9.52% , e i tassi di interesse sui prestiti fino a 1 milione di euro alle società di fatto non finanziarie si sono imposti al 4.41% in aumento rispetto al 4.3% di giugno.

Dopo aver appurato che le banche hanno ridotto in maniera esponenziale i finanziamenti, Altroconsumo segnala che 8 persone su 10, quando vanno a chiedere un mutuo, devono aprire un conto corrente presso quella banca. L'indagine è stata portata avanti in 155 banche di 10 città italiane.

Tutto ciò è stato trasmesso all'Antitrust, alla Banca d'Italia e all'Ivass che sarebbe l'istituto di vigilanza delle assicurazioni. L'associazione ha considerato queste azioni "pratiche scorrette" perché andrebbero contro al Codice del Consumo: infatti una banca su 4 non da la possibilità di accendere un mutuo anche a chi guadagna bene e possiede un contratto a tempo indeterminato.