Governo Letta, 4,5 miliardi per facilitare la richiesta di mutui

Il Governo Letta è pronto a erogare 4,5 miliardi di euro per concessione mutui. Attenzione a "loan to value" e Taeg.

Governo Letta, 4,5 miliardi per facilitare la richiesta di mutui

L'onda lunga della crisi si fa sicuramente ancora sentire e si fa sentire soprattutto per quanto riguarda il comparto mutui, quello da cui la crisi ha avuto origine negli USA. Nei mesi e anni scorsi sembrava oramai impossibile ottenere un mutuo dalle banche se non con credenziali fortissime. Si è registrato infatti un calo enorme in Italia: nel 2010 sono stati 56 i miliardi erogati dalle banche per i mutui mentre nel 2012 soltanto 24. Ora qualcosa sembrerebbe smuoversi.

In primo luogo anche se sembrava che gli italiani avessero abbandonato ogni speranza di costruirsi un futuro in cui fosse compresa anche una casa di proprietà, bisogna dire che c'è stato un +4% di richieste (dati Crif) nel mese di agosto che rinforza il già ottimo risultato di luglio che segnava un +2%.

Il Governo Letta, in questo senso, si sta muovendo soprattutto con un provvedimento che dovrebbe portare a un iniezione di 4,5 miliardi di euro per facilitare la concessione dei mutui da parte delle banche. In primo luogo la Cassa depositi e prestiti (Cdp) avrà il compito di erogare circa 2 miliardi di euro per rinforzare il sistema bancario in vista della concessione di prestiti agevolati. In secondo luogo, elemento fondamentale in tempi di importanti trasformazioni sociali, un fondo di 200 milioni di euro sarà esplicitamente dedicato alle giovani coppie, anche quelle cosiddette atipiche.

Lo scoglio più difficile da superare, come sempre, è la mancanza di chiarezza e la complessità delle operazioni di richiesta mutuo. Bisogna in primo luogo stare attenti a espressioni come "loan to value" che riguarda il rapporto tra il mutuo che si richiede e il valore dell'immobile. Generalmente di questi tempi si concede un mutuo non superiore al 60% del valore dell'immobile ma, cercando, è possibile probabilmente trovare banche che finanziano anche una percentuale maggiore. In secondo luogo bisogna tenere d'occhio il Taeg, il quale non comprende soltanto il tasso d'interesse (comunque fondamentale e da tenere sempre in conto) ma tutte le spese riguardanti le operazioni che si compiono e tutto ciò che riguarda i rimborsi.