Crollo del settore immobiliare, si torna indietro di 30 anni

Il mercato immobiliare cala del 24,8% nel 2012 e tocca il livello più basso dal 1985. Vendite dimezzate dal 2006.

Crollo del settore immobiliare, si torna indietro di 30 anni
Nel 2012 le unità immobiliari compravendute in Italia sono state 993.339: quasi 330 mila unità in meno rispetto al 2011, in calo del -24,8% su base annua (2012 su 2011). In diminuzione anche le quotazioni medie delle abitazioni nelle 12 città con più abitanti. In particolare, nel quarto trimestre dello scorso anno le compravendite sono diminuite del 29,6%, il calo più consistente dal 2004. A rendere noti questi dati allarmanti è l'Agenzia delle Entrate sulla base del proprio Osservatorio del mercato immobiliare.

Il mercato non toccava livelli così bassi addirittura dal 1985,e solo rispetto al 2006 c'è stato un dimezzamento degli immobili venduti. Sono anche le compravendite con mutuo a mostrare un tasso di variazione fortemente negativo rispetto al 2011, -38,6%. Il capitale complessivamente erogato nel 2012 ammonta a circa 19,6 miliardi di euro, che corrispondono a una riduzione di quasi 15 miliardi di euro rispetto a quanto concesso per i mutui accesi nel 2011. In linea con l'aumento dei tassi di interesse, che si portano a un livello simile al 2006, la rata mensile iniziale subisce ancora nel 2012 un incremento di circa il 3% (+5,8% nel 2011 rispetto al 2010), superando così i 700 euro in termini di valore medio nazionale.

Le quotazioni medie delle abitazioni nelle dodici maggiori città per popolazione sono in calo nel secondo semestre del 2012, rispetto al semestre precedente, con l'unica eccezione del lieve aumento riscontrato a Verona. Quali sono le città più care? Le quotazioni medie più elevate nel secondo semestre 2012, oltre 3.000 euro/m2, si registrano a Bologna, Roma e Firenze seguite a breve distanza da Milano. Nelle due grandi città siciliane, Palermo e Catania, le quotazioni delle abitazioni sono le più basse.