Mutuo prima casa – Il Governo prova a semplificare le regole per le giovani coppie

Così il Governo punta sulle coppie under 35 per semplificare l'accesso al credito per la prima casa

Mutuo prima casa – Il Governo prova a semplificare le regole per le giovani coppie

Si intravedono all'orizzonte spiragli per un corretto funzionamento del Fondo per l'accesso al credito da parte delle giovani coppie under 35. Il governo finalmente intende muoversi per togliere quei paletti che hanno impedito fino ad oggi di far funzionare correttamente il Fondo.

Sono 5 le modifiche a cui il Governo pensa di mettere mano per modificare l'attuale regolamento per l'accesso al credito mediante il Fondo. Promette così il Governo di invertire, o almeno ci spera, il trend negativo che ha contraddistinto gli ultimi 3 anni per quanto riguarda l'erogazione di mutui per la prima casa soprattutto alle giovani coppie under 35.

La prima sostanziale modifica è far saltare il vincolo del reddito, che richiedeva un possesso nella coppia di un reddito almeno al 50% derivante da lavoro subordinato a tempo indeterminato. Così da ampliare il numero dei potenziali richiedenti d'aiuto allo Stato per l'acquisto della prima casa. E contestualmente aumentare il tetto del reddito Isee che salirà da 35 a 40mila euro.

Far aumentare la metratura massima del bene acquistato. Portando così il limite da 90 a 95 mq per immobile acquistato fatto salvo sempre che non sia un immobile di lusso. Darà precedenza nella valutazione anche la facoltà di far valere come clausola l'ubicazione della casa in comuni ad alta tensione abitativa.

Il vincolo più pesante per il sistema finanziario sarà il NO ad ulteriori garanzie non assicurative che le banche chiedevano per l'erogazione del mutuo.

Contestualmente per le Banche verrà cancellato dal regolamento il divieto di cartolarizzazione per gli istituti di credito dei mutui a garantiti dal Fondo.

Ultima e non meno importante i tempi di risposta da parte degli istituti di credito al Gestore per l'erogazione del mutuo verrà spostato dai 7 giorni attuali fino a 30 giorni.