Effetto Imu 2012: gli italiani potrebbero vendere le seconde case

Secondo il Censis l'Imu e la minor disponibilità di reddito delle famiglie potrebbero portare alla vendita delle seconde case. Cala anche la possibilità di apri

Effetto Imu 2012: gli italiani potrebbero vendere le seconde case

Per effetto dell'Imu il prezzo degli immobili potrebbe scendere dal 20% al 50%. Questo è l'allarme lanciato dal Censis che ieri ha presentato i risultati dell'Outlook sui consumi Censis Confcommercio. Lo studio periodico, che viene effettuato su un campione di 1.200 famiglie, mette in evidenza la difficile situazione finanziaria di molte di queste. Come ha sottolineato Giuseppe Roma, direttore generale del Censis, "redditi fermi e risparmio in flessione potrebbero costringere le famiglie a mettere in vendita le seconde case, le più colpite dalla nuova tassa".

A sostegno di questa previsione, Roma porta due fatti: il primo è la minore capacità di risparmio degli italiani "oggi risparmia solo il 9,8% delle famiglie rispetto al 28% misurato lo scorso giugno". Il secondo, invece, è legato proprio al mercato immobiliare in cui "la percentuale delle famiglie che segnala una flessione già in atto nel prezzo degli immobili è salita dal 25,2% al 41,1%".

Ma il direttore del Censis non si è fermato a questi dati: "Se poi teniamo conto delle previsioni che indicano una diminuzione del reddito disponibile, ecco che l'introduzione della nuova tassazione potrebbe portare a una maggiore propensione a vendere le seconde case per far fronte a una pressione patrimoniale che in passato non c'è mai stata e che per di più si verifica in un momento già fiacco del mercato."

Mario Breglia, presidente di Scenari immobiliari, non appare però d'accordo con la posizione di Roma. Secondo Breglia "i prezzi delle case sono piuttosto stabili" e non si attendono "cali vistosi" nelle quotazioni. L'Imu, per Breglia, più che portare a un aumento delle vendite delle seconde case e un abbassamento del prezzo delle stesse, "riduce la propensione all'investimento immobiliare, soprattutto dei ceti più deboli, già colpiti dalla pressione fiscale e dagli aumenti dei prezzi, a cominciare da quello dei carburanti. Secondo Breglia il mercato immobiliare "è tornato agli anni 90: compra chi ha i soldi e non ha bisogno del mutuo". Ma l'Imu "ammazza anche la propensione a comprare per affittare, perché la legge non fa differenza tra zone turistiche e città".

In ogni caso, l'Imu sembra rappresentare un ulteriore colpo basso sia per il mercato immobiliare che per quello dei mutui, che per ora non vedono alcuno spiraglio di uscita dalla crisi che li sta duramente colpendo in questi ultimi anni.