Calcolo Imu: le novità della riforma del Catasto

Con la delega fiscale è prevista anche una revisione del calcolo delle rendite catastali. Arrivano i metri quadri e le revisioni periodiche.

Calcolo Imu: le novità della riforma del Catasto

Oltre alle novità sull'Imu, con l'approvazione della delega fiscale viene varata anche la riforma del catasto. Il nuovo metodo per calcolare la rendita catastale di un immobile prevede l'utilizzo di metri quadri, che sostituiranno i vani. Inoltre è previsto un meccanismo di adeguamento periodico dei valori e delle rendite delle unità immobiliari urbane, in relazione alla modificazione dei parametri utilizzati per la definizione del valore patrimoniale e della rendita.

La finalità di questa riforma, come si legge nel documento del decreto, è di "perseguire in primo luogo l'obiettivo di una maggiore equità, avvicinando le singole rendite catastali ai valori effettivi di mercato". Attualmente a determinare i valori delle rendite sono delle classificazioni catastali di parecchi decenni fa, che non risultano più adeguate per valutare gli appartamenti. In base a questo sistema, in una grande città può succedere, infatti, che un appartamento nuovo in periferia abbia una rendita (e quindi un'imposta) superiore a quella di un'abitazione del centro storico.

Le nuove regole, che prevedono una ridefinizione dell'immobile in base ai suoi metri quadrati, tengono conto della localizzazione dell'immobile e dello stato qualitativo dell'edificio, hanno quindi come obiettivo una valutazione più oggettiva dei valori catastali rispetto a quelli del mercato. Il Governo ha tenuto a precisare che "alla revisione delle rendite, si accompagnerà contestualmente quella delle aliquote, in modo da mantenere invariato il carico fiscale complessivo sui fabbricati". In questo modo si eviterà di aumentare il prelievo dei contribuenti, soprattutto di quelli che si trovano nel centro storico o in zone turistiche.

Secondo la riforma, una volta misurati i metri quadrati delle case e stabilita la categoria catastale di appartenenza, verrà attribuito anche un corretto valore fiscale, definendo il valore di mercato in base al valore reddituale e a quello patrimoniale. Inoltre è prevista l'introduzione di "funzioni statistiche" per definire "la relazione tra il valore di mercato, la localizzazione e le caratteristiche edilizie". I valori delle funzioni saranno aggiornati periodicamente.

Si prevedono tempi lunghi per portare a termine la revisione del catasto. L'attuazione della riforma prevede la collaborazione dei Comuni e dell'Agenzia del Territorio, con l'obiettivo di attribuire a ciascuna unità immobiliare il relativo valore patrimoniale e la conseguente rendita. Inoltre ci si aspettano suddivisioni più dettagliate delle superfici comunali, per stabilire i valori commerciali dei fabbricati anche in base alle vie o ai quartieri di localizzazione.

Per mercato immobiliare e mercato dei mutui, per ora, non resta che attende di vedere quale sarà la forma che prenderà il testo della delega fiscale dopo le consultazioni e gli emendamenti di questi giorni, per poi aspettare l'attuazione dei provvedimenti futuri in materia di imposte fiscali e rendite catastali.