Se il mutuo variabile varia, in rialzo

L'Euribor, l'indice da cui dipendono i tassi dei mutui variabili, sta per superare la soglia dell'1%

Se il mutuo variabile varia, in rialzo

Troppo bello per essere vero e per durare, diranno i detrattori del mutuo a tasso variabile, l'Euribor 3 mesi, ossia il tasso di riferimento che le banche applicano per i mutui casa sta per superare l'1%. Le quotazioni del tasso ieri hanno segnato uno 0,99%, il valore più alto di tutto il 2010 e sugli stessi livelli di più di un anno fa. La crescita è stata piuttosto veloce se si pensa che lo scorso 31 marzo 2010 l'Euribor aveva raggiunto il minimo storico dello 0,63%.

Nella stessa seduta l'Euribor a un mese è rimasto fermo allo 0,77%, quello a 6 mesi si è portato all'1,21%, mentre quello a un anno è quotato all'1,48%.

Campanello d'allarme per coloro che devono rimborsare le rate di un mutuo a tasso variabile? No, anche perché in realtà questo aumento era già stato previsto dagli esperti e il costo del denaro rimane tuttora a livelli minimi, mai registrati in Italia dal dopoguerra. I mutuatari possono dunque dormire sonni tranquilli, il tasso variabile resta comunque più vantaggioso rispetto al fisso, anche una recente analisi di Supermoney lo conferma, indicando che il tasso variabile resta più conveniente del fisso anche in caso di una triplicazione dell'indice di riferimento.

L'Euribor, dopo un inizio di estate 2010 in cui l'indice aveva avuto un lieve ma costante aumento, secondo le stime non dovrebbe aumentare almeno per tutto il 2010. Si ricorda ai futuri clienti che al tasso va aggiunto lo spread, cioè il guadagno della banca, che sommato all'Euribor (e all'Eurirs nel caso dei mutui a tasso fisso) determina il tasso definitivo e totale del mutuo.

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